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el jovenlandes Khan de los atentados de londres es familia del alcalde khan?
"È un pericoloso jihadista". Ma il killer di Londra era libero di uccidere
Il killer di Londra aveva 28 anni ed era in libertà vigilata. Nel 2012 fu condannato per terrorismo e rilasciato
Aveva 28 anni ed era già conosciuto alle forze dell'ordine perché già nel 2012 era stato condannato per terrorismo e per aver pianificato insieme ad altre 8 persone un attentato. Non solo: era in libertà vigilata e indossava il braccialetto elettronico.
Eppure è riuscito ad arrivare con un coltellaccio sul London Bridge e a uccidere due persone prima di finire ammazzato dalla polizia.
Il killer di Londra si chiamava Usman Khan e le intelligence lo conoscevano bene. Nel 2010, appena 19enne, faceva parte di un gruppo di jihadisti di origine pakistana, ma residenti a Stoke-on-Trent, Cardiff e Londra. I nove estremisti avevano preparato un piano per far esplodere la Borsa, nel cuore della City, piazzando una bomba nei bagni. Inoltre stavano raccogliendo fondi tra le comunità islamiche britanniche per finanziare un "centro di addestramento militare per terroristi in Kashimir, proprio nelle proprietà della sua famiglia d'origine. Il gruppo era stato trovato in possesso di copie di "Inspire", il magazine in lingua inglese di Al Qaeda e avrebbero in passato anche pianificato attacchi con pacchi bomba. Tra i loro target - oltre alla London Stock Exchange - c'erano l'allora sindaco di Londra, Boris Johnson, il dean di St Paul's Cathedral, due rabbini e l'ambasciata Usa a Londra.
Per questo Khan e gli altri otto erano considerati "pericolosi jihadisti" e sono stati condannati nel 2012 al carcere. Nella sentenza il giudice si era persino raccomandato di non rilasciarli, ma il 28enne - spiega il capo dell'anti terrorismo britannico Neil Basu - è rimasto in cella solo fino al dicembre 2018 con la condizionale. Non aveva finito di scontare la sua pena: infatti era in libertà vigilata e, sostengono i media locali, pare indossasse persino il braccialetto elettronico.
Resta da capire come una persona che - secondo i giudici - aveva perpetrato una "seria attività terroristica a lungo termine" e pianificasse insieme a un gruppo organizzato di jihadisti di "portare a termine attacchi" in tutta la Gran Bretagna, possa aver ingannato chi lo seguiva nel suo programma di recupero ed eluso i controlli. Pare che prima dell'attentato, Khan avesse partecipato a un evento organizzato dalla Cambridge University nella Sala Fishmonger, intitolato "Learning together".
"È un pericoloso jihadista". Ma il killer di Londra era libero di uccidere
Il killer di Londra aveva 28 anni ed era in libertà vigilata. Nel 2012 fu condannato per terrorismo e rilasciato
Aveva 28 anni ed era già conosciuto alle forze dell'ordine perché già nel 2012 era stato condannato per terrorismo e per aver pianificato insieme ad altre 8 persone un attentato. Non solo: era in libertà vigilata e indossava il braccialetto elettronico.
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Eppure è riuscito ad arrivare con un coltellaccio sul London Bridge e a uccidere due persone prima di finire ammazzato dalla polizia.
Il killer di Londra si chiamava Usman Khan e le intelligence lo conoscevano bene. Nel 2010, appena 19enne, faceva parte di un gruppo di jihadisti di origine pakistana, ma residenti a Stoke-on-Trent, Cardiff e Londra. I nove estremisti avevano preparato un piano per far esplodere la Borsa, nel cuore della City, piazzando una bomba nei bagni. Inoltre stavano raccogliendo fondi tra le comunità islamiche britanniche per finanziare un "centro di addestramento militare per terroristi in Kashimir, proprio nelle proprietà della sua famiglia d'origine. Il gruppo era stato trovato in possesso di copie di "Inspire", il magazine in lingua inglese di Al Qaeda e avrebbero in passato anche pianificato attacchi con pacchi bomba. Tra i loro target - oltre alla London Stock Exchange - c'erano l'allora sindaco di Londra, Boris Johnson, il dean di St Paul's Cathedral, due rabbini e l'ambasciata Usa a Londra.
Per questo Khan e gli altri otto erano considerati "pericolosi jihadisti" e sono stati condannati nel 2012 al carcere. Nella sentenza il giudice si era persino raccomandato di non rilasciarli, ma il 28enne - spiega il capo dell'anti terrorismo britannico Neil Basu - è rimasto in cella solo fino al dicembre 2018 con la condizionale. Non aveva finito di scontare la sua pena: infatti era in libertà vigilata e, sostengono i media locali, pare indossasse persino il braccialetto elettronico.
Resta da capire come una persona che - secondo i giudici - aveva perpetrato una "seria attività terroristica a lungo termine" e pianificasse insieme a un gruppo organizzato di jihadisti di "portare a termine attacchi" in tutta la Gran Bretagna, possa aver ingannato chi lo seguiva nel suo programma di recupero ed eluso i controlli. Pare che prima dell'attentato, Khan avesse partecipato a un evento organizzato dalla Cambridge University nella Sala Fishmonger, intitolato "Learning together".